Come ogni anno, l'arrivo della stagione invernale porta con sé diversi vincoli per il cittadino relativi agli impianti termici (scadenzati in maniera differente).
Precisamente:
revisione della caldaia;
controllo sull'efficienza dell'impianto e dell'emissione fumi;
restrizioni sull'accensione del riscaldamento (data di inizio, ore giornaliere, temperatura massima consentita);
installazione, quest'anno (entro il 31 dicembre), delle valvole termostatiche o contabilizzatori di calore per i condomini a riscaldamento centralizzato (D.L. 102/2014).
Qualunque obbligatorietà normativa è finalizzata al risparmio energetico, all'efficientamento degli impianti e alla sicurezza.
Tornando all'accensione dei termosifoni, è scattato il 15 ottobre u.s. il nulla osta per l'avvio degli impianti di riscaldamento nei condomini con impianto centralizzato, ricadenti nella zona E (quella classificata come area più fredda del nostro Paese).
In base ai D.L. 412/93 e 551/99, sono fissati orari e periodi di accensione dei termosifoni e anche la temperatura massima consentita; tutto varia in base alla fascia di appartenenza del condominio.
Il territorio nazionale, infatti, è stato suddiviso in sei zone climatiche, raggruppate in base alla temperatura media registrata durante l'anno, per le quali è previsto:
zona climatica | data per l'accensione dell'impianto | numero di ore giornaliere |
Zona A | dal 1° dicembre al 15 marzo | 6 ore al giorno |
Zona B | dal 1° dicembre al 31 marzo | 8 ore al giorno |
Zona C | dal 15 novembre al 31 marzo | 10 ore al giorno |
Zona D | dal 1° novembre al 15 aprile | 12 ore al giorno |
Zona E | dal 15 ottobre al 14 aprile | 14 ore al giorno |
Zona F | non sono previste limitazioni | nessuna limitazione |
Tuttavia, i Sindaci possono derogare le scadenze previste dalla legge in presenza di eventi climatici eccezionali che ne richiedono l'accensione anticipata.
Uniformità per l'intero territorio nazionale, invece, si riscontra per il limite di temperatura massima consentita che è fissata a 20° C (comfort climatico), con 2° C massimi di tolleranza, e riguarda le abitazioni, gli uffici, le scuole e gli altri edifici pubblici (sono escluse le attività industriali e artigianali il cui limite è fissato a 18° C). Per gli impianti di riscaldamento autonomi, invece, non esiste alcun tipo di restrizione.
I suggerimenti di ENEA. Con l'accensione anticipata al 15 ottobre scorso, ENEA ha stilato un vademecum per i consumatori, al fine di informarli su alcune semplici regole che consentono di sfruttare gli impianti in modo efficiente, riducendo i consumi e i costi in bolletta:
Fonte: www.condominioweb.com